giovedì 24 marzo 2016

E facciamolo!

Ieri sera, dopo qualche ora passata a scrivere, mi sono infilata nel letto e ho fatto il mio solito giro su Facebook prima di dormire. Scorrendo i post ne trovo uno di un'amica, riportava un pezzo di Brooke Hampton “Fallo, adesso”. Mi ha particolarmente colpito una frase, all'interno di uno scritto comunque tutto evocativo, e la frase era questa: “smetti di aspettare il momento giusto, fallo ora”.
Quanto tempo perdiamo aspettando il momento giusto? Quante occasioni lasciamo scivolare via? Innumerevoli, direi. Se si aspetta di avere le condizioni, i tempi, i luoghi adatti si rimarrà sempre fermi dove siamo, rischiando anzi di fare anche qualche passo indietro. O, peggio, ci fossilizzeremo in una realtà che non ci rispetta, che non ci rispecchia davvero, e che vorremmo cambiare. Ma più restiamo fermi più le forze ci mancano. Si sa che i muscoli più sono in allenamento più sono tonici e reattivi, ma c'è bisogno di compiere quel primo passo, battere la pigrizia (e soprattutto la paura) e partire. In barba a chi non ci crede capaci, a chi ci giudica e a tutte le pippe mentali che siamo bravissimi a farci.
Muoviamoci, spostiamo il peso da un piede all'altro, non è difficile, ma in avanti però, mi raccomando. Sia solo per fare una passeggiata al sole o andare al cinema, sia solo per rimbiancare casa o cominciare quel romanzo. E se siamo soli fa lo stesso, la solitudine, a volte, può assumere interessanti sfumature di libertà.
Fallo, ora. Facciamolo. Tutto si adeguerà di conseguenza, questo l'ho imparato sulla mia pelle. Omnia Mutantur, tutto cambia e noi non dobbiamo farci intrappolare dai timori, che non siamo di gesso ma di creta e ci possiamo modellare ai tempi, ai modi e alle conseguenze. Dobbiamo solo imparare il modo di usare quelle conseguenze senza perdere tempo.