Gli abitanti di casa mia sono in
prevalenza animali, per ora stiamo tre a due per la fauna (ma spero
che presto quel tre diventi un quattro) e dei due umani uno ha quasi 5
anni. Come potete facilmente immaginare, quando siamo in casa insieme
e la tv è accesa è costantemente sintonizzata tra i canali 40 e 47
del digitale terreste, se non viene richiesto qualche cd visto già
1000 volte. La cosa non mi dispiace affatto, vista la tristezza dei
palinsesti televisivi, e a cena preferisco cento volte guardarmi
Doraemon che i telegiornali. Le volte in cui, invece, il despota del
telecomando è con il padre ed io non sono immersa in qualche storia
(mia o altrui) tendo a ripiegare su telefilm o film evitando
accuratamente qualsiasi reality in cui litigano per ¾ del tempo e
tutti i programmi di approfondimenti vari. Approfondiscono i delitti,
approfondiscono la politica corrotta, approfondiscono la mala-sanità,
approfondiscono il tracollo economico del Paese...Insomma scava scava
ci seppelliscono sotto cumuli di terrore, malumore e sfiducia in
tutto quanto. Le sere che non c'è niente nemmeno in tv o mi noleggio
un dvd o ripiego su uno zapping furioso e deprimente (che fai
mezzanotte davanti alla tv e non sai nemmeno cosa hai visto data la
miscellanea di canali girati).
Venti giorni fa, invece, sono incappata
in un programma interessante, un varietà condotto da una grande
attrice ed una grande cantante: Paola Cortellesi e Laura Pausini. La
prima sera ne ho visto poco, il despota ha preteso gioco e giubilo e
poi nanna presto (la nanna presto l'ho imposta io a dirla tutta...) ma
la seconda me la sono vista in diretta e l'ultima l'ho vista ieri
sera grazie a Rai Replay (splendida invenzione). Devo dire che lo
show mi è piaciuto moltissimo, in primis per la bravura innegabile
delle due donne, la Cortellesi sempre poliedrica e talentuosa e la
Pausini decisamente una scoperta piacevole e frizzante. Ma al di là
della grande musica, degli schetch, dei monologhi attuali e
commoventi, degli ospiti che hanno giocato con loro in modo spontaneo
e divertito, quello che ho amato di più sono state proprio loro:
Laura e Paola. Tutto è nato, montato, costruito sulla loro amicizia.
Innegabili doti artistiche hanno fatto lo spettacolo, senza dubbio,
ma il legame tra di loro, gli sguardi, le mani strette, gli
abbracci...tutto era LORO. Non c'era frase dell'una senza complicità
dell'altra, non c'era canzone senza ammirazione o pezzo di prosa
senza apprezzamento. La stima reciproca innanzi tutto, e poi
l'affetto con la A maiuscola, la stessa A di amicizia. E gli occhi si
cercavano sempre, divertiti o rapiti, incoraggiati dalle mani e di
frequente hanno intrecciato le dita. Amicizia: alla base di tutto
LEI.
E io me la ricordo quell'amicizia,
quella dell'ammiccamento e si scoppiava a ridere in due, quel vissuto
reciproco e di pari passo. La stessa lunghezza d'onda, gli stessi
binari, e se era così profonda da adolescenti, quando la vita è
fatta di cose semplici e leggerezza, quanto potrà essere infinita da
adulte, da donne? Quando si lavora e si è mamme, quando la vita (non
solo la nostra) è completamente nelle nostre mani e stavolta,
vent'anni dopo, siamo più consapevoli? Molto credo, penso sia una
cosa che ci si radica dentro. Purtroppo questo tipo di amicizia a
tutto tondo adesso non ce l'ho, eventi della vita, storie diverse,
scambi a quei binari hanno fatto allontanare le strade, ma certe
amicizie, certe persone mi rimangono care sotto la pelle e nella
memoria e so che le avrò sempre vicine. Perché l'amore se ne può
andare, può finire, di questo ne sono certa, ma la vera amicizia
rimane anche a grandi distanze e con vite diverse e frenetiche, e
sono certa anche di questo.
Amicizia e complicità, io ho visto
questo alla tv per tre venerdì di seguito. Uno spettacolo dei
sentimenti condito da grandi interpretazioni e musica eccellente, ma
quello che mi è rimasto di più addosso sono stati gli occhi che si
sono guardati, la mani che si sono strette e gli abbracci che si sono
scaldati a vicenda.