lunedì 30 luglio 2012

CAMBIAMENTI

Si dice che noi donne, quando vogliamo voltare pagina, cerchiamo di fare cambiamenti anche sul nostro aspetto. La maggior parte di noi stravolge l'acconciatura, ecco, quella io no, al massimo un'accorciatina, che mio figlio adora giocare con i miei capelli lunghi. Magari potrei rimettermi un po' in forma, cioè riconquistare una forma un po' meno "cilindrica", ma sinceramente ora come ora non ce la farei a mettermi a dieta, poniamoci l'obiettivo per il prossimo anno. Che cosa potrei cambiare? Mah, non saprei, anche perchè tutto ruota e deve ruotare intorno a Sergio: prima viene lui, poi, se avanza tempo e forza, arrivo io.
Però qualcosa va cambiatto, o almeno modificato, magari per aiutarmi a voltare quella pagina pesante come un macigno.

martedì 17 luglio 2012

Prima tappa...

Stasera appuntamento con l'avvocato, si va a decidere (più o meno) gli accordi della separazione. Siamo già abbastanza d'accordo su tutto, allora perchè c'ho questo magone nello stomaco? Sarà perchè è l'inizio della fine? Sarà perchè tutto diventerà reale? Mah... Tutti ch emi dicono: "stai attenta, fai mettere tutto nero su bianco, pensa solo a te ed al bambino..." Io ci penso, eccome, ma non è una situazione facile. Proprio perchè penso a lui devo sopportare tante cose ed accettarne altre, proprio perchè penso a lui non posso mandare chi vorrei a quel paese, proprio perchè amo quel teppistello di 14 mesi che sta cominciando a camminare sarò la donna e la mamma forte che si arriccia le maniche e guarda avanti. Sempre.

lunedì 16 luglio 2012

La mamma Serena ultimamente non è poi tanto "serena...."

La vita è un continuo divenire, oggi siamo una cosa, domani un'altra, dopodomani un'altra ancora.
Ieri moglie, oggi mamma, domani separata. Non è bello quando succedono le cose all'improvviso, quando il giorno prima c'è il sole, con qualche nube erto, ma comunque il cielo è abbastanza sereno, e poi arriva un bel temporale. Non un acquazzone estivo, che data la stagione sarebbe contestuale, ma una bella bufera con tanto di tuoni, fulmini e grandine. La grandine arriva quando meno te l'aspetti, ogni volta che accade si guarda fuori dalla finestra e si dice: Guarda, sta grandinando! E' un fenomeno che non capita spesso, che richiede determinate condizioni (che non so qualsi siano, non sono metereologa...) ma accade, talvolta.
Però è importante ricordarsi che la grandine ammacca, ma non rompe. Io adesso sono un po' ammaccata, ma mi scrollerò il ghiaccio dalle spalle e continuerò a testa alta.
Lo devo a me, al mio orgoglio e, soprattutto, a mio figlio: l'unico uomo della mia vita!

sabato 31 dicembre 2011

Ancora 48 ore...

E' il titolo di un simpatico film di acuni anni fa, ma anche il verdetto che mi attende. Il 2 gennaio si rientra a lavoro, a pieno ritmo, 39 ore settimanali per 5 giorni e mezzo. L'unica cosa che mi consola è che lavoro vicino a ho un pausa pranzo che mi permette di stare un po' con Sergio, per il resto sono un po' triste.
In questi sette mesi e mezzo ho attraversato moti stati d'animo. Ovviamente l'innamoramento incondizionate per mio figlio che ancora dura e durerà per sempre, poi una sorta di "possessività", del tipo: è mio figlio, ci penso io, deve stare con me, con noi genitori (in questo l'allattamento al seno mi ha permesso di non lascialo mai, sostenendo la mia 'dipendenza da pargolo'). Piano piano questa quasi "morbosità" è sfumata e la mamma chioccia ha acettao l'idea di lasciarlo, per poco sia chiaro, a qualcun'altro. Con l'andare del tempo è anche emerso un piccolo desiderio di ritrovare un po' di tempo per sè, stare dietro ad un neonato è meraviglioso ma piano piano annulla un pochetto la tua individualità di donna,di  persona, perchè è la mamma che prende il sopravento. Il poco tempo libero che ti concede lo passi a fare qualche faccebduola in casa, stirare lì, spolverare là...ma va bene così, loro DEVONO avere tutta l'attenzione, se avessi voluto fare altro non avrei fatto un figlio. Ovviamente si passa in secondo piano quando si mette al mondo un bimbo, le mamme molto più dei papà, che riescono a mentenere, più o meno, una certa individualità, noi, invece, viviamo in simbiosi con loro. Io sono stata l'ombra di Sergio per sette mesi e mezzo, solo nell'ultimo ho cominciato a 'lasciarlo un po' andare'. Diciamo che ho voluto marcare il territorio, ora che sono sicura di aver affermato il mio ruolo di mamma (che lui già conosceva da molto prima di nascere ma io ho sentito il bisogno di ribadire) e che so che quegli occhi innamorati li avrà solo con mamma e papà, lo affido agli altri più a cuor leggero. Questo non vuol dire che non mi mancherà, che non proverò una sorta di gelosia, di invidia per chi passerà la giornata con lui mentre io sarò in ufficio, e che non rimpiangerò ogni attimo che non passerò con lui per prenderlo per mano ed incamminarlo lungo la strada della vita. Come mi hanno detto in tanti, sercherò di fare tesoro di tutto quel tempo che passeremo insieme, di renderlo speciale, di vivere quelle ore in cui la nostra piccola famiglia si riunirà nel modo più sereno possibile. Ancora un fine settimana da mamma full-time, poi si riparte; ora come ora sono tranquilla all'idea, ma aspetto il 2 gennaio alle 17.45 circa per vedere l'effetto del distacco... sperimao bene, per tutti e due!!

lunedì 5 dicembre 2011

MI STO DISINTOSSICANDO... ;)

Tra meno di un mese rientrerò a lavoro e questo mese di dicembre è tutto dedicato a far abituare Sergio a non avermi accanto tutto il giorno.
Confesso con serenità che, abbastanza inaspettatamente, mi sto abituando all'idea di non stare più con lui ogni minuto, sicuramente appena ricomincerò a lavorare avrò un tracollo emotivo pieno di nostalgia, ma capisco (perchè, in fondo, non sono poi così scemina...) che, per il suo bene, devo affrontare questo distacco in modo più indolore possibile. Qualche esperimento è già stato fatto e si è comportato abbastanza bene, ma il vero test sarà il 2 di gennaio, quando scomparirò dalle sue giornate per molto tempo. Ecco perchè lo devo abituare piano piano, ora dopo ora, augurandomi che non patisca troppo questo distacco, perchè sicuramente piangerà, almeno per i primi giorni. I bimbi sono più intelligenti e perspicaci di quello che noi pensiamo, anche se adesso mi dà spago e mi tranuillizza quando lo lascio e lo rivedo dopo un paio d'ore, sono più che certa che, quel fatidico giorno, capirà che non si tratta più di una prova generale.
Ad essere onesti non mi dispiace riprendermi un pochino di tempo per me, anche se si tratta di rientrare a lavoro; considerando che, purtroppo, non posso permettermi di fare la mamma a tempo pieno, questo scomparire dei timori da rientro mi rallegra: siccome va fatto, almeno lo faccio più a cuor leggero! Ad addolcire il salato della separazione, poi, rimane sempre quell'aggeggino di più di otto chili che, anche adesso, appena compaio in una stanza, mi pianta gli occhi addosso e mi guarda come per dirmi: allora ci sei! Si amore mio, e ci sarò sempre!!!!!!!!!!!!!!

lunedì 14 novembre 2011

1/2 anno!!!!!!!!!!!

Sono già passati sei mesi da quella mattina di maggio, un sabato in cui mi sono svegliata con un po' di dolori e, senza nemmeno accorgermene, mi sono ritrovata in travaglio. E' successo per caso, inaspettatamente, due settimane prima del tempo. Non ci pensavamo nemmeno lontanamente, cioè Simone era convinto che non arrivassi a termine, io invece del contrario: aveva ragione lui. Un bel sabato mattina come tanti ti svegli e nel giro della giornata metti al mondo un figlio! Se ci ripenso mi sembra ieri che abbiamo fatto il test, visto crescere la pancia e stretto tra le braccia un esserino di 2,960 kg e 50 cm, invece sono già passati 6 mesi. 6 mesi di progressi, conquiste, paure, pianti (nostri e di Sergio), gioie, dolori, inconprensioni, prime volte, cacche a fiumi, pipì a fontanella (maschietti birichini), temute febbri, primi sorrisi, primi versetti, vaccini, parenti, gelosie, abbracci, baci, coccole, nanna nel lettone che altrimenti non si dorme, notti vissute ora per ora tra puppate e veglie, sonno (tanto sonno), mastiti (malefiche), soddisfazioni, meraviglia per qualsiasi piccolo cambiamento...ne avrei un milione da dire! Ed eccoci qui mezzo anno dopo a guardarci indietro a capire che il tempo vola via veloce, tiranno, e che presto arriverà anche l'atro mezzo, e poi il secondo, il terzo... Tempus fugit, è proprio vero, allora non ci resta che vivere appieno ogni giorno, accettare i compromessi che la vita ci pone davanti (tipo il dover tornare a lavoro) e fare del nostro meglio per rendere speciali quei momento che passeremo insieme come famliglia, come mamma e papà. Carpe diem, tanto per ritornare al latino, e noi acchiapperemo ogni giorno come se fosse unico, perchè in realtà unico lo è.
Auguri Sergio, buon mezzo anno di vita!!!!!!!

mercoledì 2 novembre 2011

W la pappa!

Ieri abbiamo cominciato lo svezzamento. Primo tentativo: brodo di verdure e pastina di semola, come da indicazioni della pediatra. Così il giorno prima vado a prendere tutte le verdure, ne faccio una bella scorta, e la matitna dopo mi armo di coltello per pulire e preparare tutto alla perfezione. Con estrema cura bado il brodo, lo faccio bollire una bella oretta e poi, tutta amore e speranza, lo filtro, lo misuro (200 cc) e faccio cuocere la pastina. Il bimbo è nel seggiolone e il papà lo distrae mentre io aggiungo olio e parmigiano alla minestrina. Primo cucchiaio: storce il naso, ma d'altronde lo ha fatto anche con la pera e ora la adora. Secondo cucchiaio: l'espressione diventa schifata. Terzo cucchiaio: comincia a chiudere la bocca brontolando; da qui in poi tutti pianti e sputacchi di gemmine plasmon e brodo. Dopo un po' di tentativi, vedendolo disperato, Simone lo tira fuori dal seggiolone e io tiro fuori la tetta: latte di mamma docet. Oggi, un po' depressa per lo scarso entusiamo per la pappa, ho provato con le creme, hai visto mai che la pastina non gli piacesse per via della diversa consistenza... Meno fiduciosa di ieri rimetto il pupo sul seggiolone, scaldo in brodo, ci metto un cucchiaio e mezzo di crema di riso, mais e tapioca, olio e parmigiano. Mentre Sergio brontola perchè ha fame io giro e rigiro la pastina, la mescolo bene e poi procedo all'imboccamento. Primo cucchiaio: storce il naso, ma d'altronde lo ha fatto anche con la pera e ora la adora. Secondo cucchiaio, pare più convinto. Terzo cucchiaio: avendo individuato la fonte di tanta bontà allunga la mano e si aggrappa al piattino. EVVAI!!!!!!! Gli piace davvero, tanto che, se predevo tempo a pulirgli la bocchina, brontolava perchè voleva ancora pappa! Inutile dire che sono euforica, davvero mi sono levata un bel peso dal cuore. E si vede che bisogna iniziare con le pappette, quindi: pappette siano!!!!!!!